Già conosciuta in epoca romana come Caput Liberum, Capoliveri è oggi un tranquillo paesino in posizione pittoresca, là dove ha inizio la regione mineraria elbana che si estende, grosso modo, dalla piana di Mola a nord, fino alla Punta della Calamita a sud.
Ad ovest si estende fino a comprendere i golfi di Lacona e Stella.
Grazie anche alle numerose spiagge e calette è una delle principali mete turistiche nel Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano.
Luoghi storici: Il santuario della Madonna delle Grazie, in posizione dominante sul golfo e Capo Stella. Il forte Focardo, sull’opposto versante che guarda verso Porto Azzurro. Da Capoliveri si può raggiungere, per sentiero o attraverso una strada praticabile, il Monte Calamita (413 m), ricco di giacimenti ferrosi, che costituisce il massimo rilievo dell’irregolare appendice frastagliata che tra Porto Azzurro ed il golfo Stella, si protende nelle acque del Mar Tirreno.
Dista 300 mt dagli appartamenti: Prende il nome dal santuario che sorge nella fresca vallata che la forma, a circa un centinaio di metri da essa. Si tratta di una piccola cala che alterna un tratto principale a sabbia, uno a grosse ghiaie, separati da una bassa scogliera di tufo. Abbastanza riparata, tranne che dai venti sud-occidentali. E' frequentata e offre alcuni servizi, come bar e ristorante. E' presente inoltre una scuola sub. Accesso: Dagli appartamenti si raggiunge tramite la strada asfaltata (800mt) e ben segnalata, oppure da un piccolo sentiero che attraversa la valle circostante.
E' un tratto di costa tufacea e bassa in cui si aprono tre piccolissime cala ghiaia più o meno grossa. Quella propriamente detta è riparata da una baia di pochi metri quadrati, e protetta da un alto pontile di caricamento del minerale di una vicina cava oggi chiusa. Sul lato che guarda la Madonna delle Grazie si sono formate nella scogliera un paio di piscine naturali molto caratteristiche. Abbastanza riparate, tranne che dai venti sud-occidentali. Sono poco frequentate e non offrono alcun servizio Pare che il nome derivi dai tronchi di legno (detti appunto “stecchi” dai locali) adagiati sulla spiaggia dopo le burrasche. Accesso: Dagli appartamenti, arrivati alla spiaggia della Madonna delle Grazie, si prosegue a piedi per una stradina che si affaccia sulla scogliera, lungo la quale ci si può imbattere in altre piccole insenature. Giunti al termine della suddetta strada eccoci alla spiaggia degli Stecchi!